Taddeo di Bartolo
Taddeo di Bartolo pittore senese nato intorno al 1362, fu un esponente della scuola gotica. Non era imparentato con Bartolo di Fredi, come erroneamente affermato da Vasari. Attivo anche nella vita pubblica di Siena, iniziò la sua carriera artistica nel 1389 con un polittico per la cappella di San Paolo a Collegalli. Lavorò in diverse città italiane, tra cui Genova, Pisa, Perugia e San Gimignano, realizzando affreschi e polittici per chiese e cappelle.
Il suo capolavoro è il trittico del Duomo di Montepulciano (1401). A Siena dipinse tra 1408-1414 le Storie della Vergine nel Palazzo Pubblico e il ciclo degli Uomini famosi. Il suo stile, inizialmente influenzato da Simone Martini, si evolse grazie al contatto con artisti liguri, veneti e umbri. Morì nel 1422, lasciando un'importante eredità artistica nel tardo gotico italiano.