Rutilio Manetti
fu un pittore senese proveniente da una famiglia modesta. Allievo di Francesco Vanni e Ventura Salimbeni, la sua arte subì una forte trasformazione dal 1620, influenzata dal Caravaggio e in parte dal Guercino. La sua pittura si caratterizza per atmosfere cupe e un uso drammatico della luce, rendendolo uno dei migliori artisti della cerchia caravaggesca. Trascurato per lungo tempo dalla critica, è oggi considerato il più valido pittore senese del XVII secolo.Manetti non si limitò ai soggetti sacri, ma dipinse anche scene di vita mondana, tra le sue opere più apprezzate. Molti dei suoi dipinti sono conservati a Siena in musei, chiese ed edifici pubblici, con esempi celebri come il *S. Eligio tra gli appestati*, il *Concerto col violoncello* e l’*Apoteosi di S. Caterina*. Operò anche fuori Siena per committenti importanti, tra cui la famiglia Medici.Oltre alla carriera artistica, ebbe una vita familiare significativa: sposò Lisabetta Panducci nel 1601 e ebbe figli, tra cui Domenico, che divenne pittore. Morì a Siena nel 1639 e fu sepolto nel Duomo.